Esperti internazionali e speaker italiani discutono l’impatto ambientale e l’innovazione della supply chain containerizzata
Il Centro Internazionale Studi Containers (C.I.S.Co.) ha inaugurato oggi a Genova l’evento "Il container cambia pelle", esplorando le trasformazioni dei container sotto il profilo fisico, ambientale e digitale. C.I.S.Co è stata fondata nel 1967 dall'Autorità Portuale e dalla Camera di Commercio di Genova, all’interno della quale oggi ha sede, per studiare un settore che in quel momento era agli albori: il trasporto in container. Da oltre 50 anni promuove la ricerca, la formazione e l’innovazione nella logistica multimodale, rappresentando il settore a livello nazionale e internazionale.
Apertura lavori - Ha aperto i lavori il presidente di C.I.S.Co, Filippo Gallo, che ha introdotto il convegno con una panoramica sull’evoluzione della logistica containerizzata, seguito da Stefano Messina, membro della Giunta Camerale della Camera di Commercio di Genova, che ha parlato della realtà consolidata e delle trasformazioni che il container ha subito nel tempo.
Formazione – Camilla Lo Bianco (C.I.S.Co.) ha ricordato l’impegno storico dell’associazione, attiva da sei decenni nel campo della formazione, divulgazione e informazione sui cambiamenti della supply chain container.
Ridefinizione del design del container - Ad aprire il primo panel, Physical Transformation, sugli impatti ambientali del container e le prospettive per i prossimi anni, è stato da remoto Rama Karri, Co-chair CPM (Commission on Phytosanitary Measures), focus group sui container marini della IPPC (International Plant Protection Convention), FAO. Ha parlato soprattutto della ridefinizione del design del container come soluzione al problema delle infestazioni da patogeni causate dal trasporto nei container.
Sicurezza e sostenibilità del trasporto containerizzato - Giordano Bruno Guerrini, Segretario Generale di C.I.S.Co e membro del board del Bureau International des Containers (BIC), è intervenuto con un focus sui temi della sicurezza e sostenibilità del trasporto containerizzato. Guerrini ha illustrato il ruolo del CTU Code e del gruppo di contatto internazionale per garantire standard condivisi nelle operazioni di carico. Ha inoltre evidenziato l’importanza delle nuove linee guida comuni sull’ispezione e la riparazione dei container (UCIRC – Unified Container Inspection & Repair Criteria) per armonizzare le pratiche tecniche a livello globale.
Misurazione dei gas, fumigazione e sanificazione - "Utilizziamo sistemi digitalizzati e personale specializzato per garantire la sicurezza delle merci e delle persone nel trattamento dei container", ha dichiarato Marta Mottin, general manager di PQS (Port Quarantine Services), durante il convegno. PQS, nata nel 2019 dall’esperienza di Spediporto e EWS, è specializzata inizialmente nei trattamenti contro la cimice asiatica (BMSB) per i container diretti in Australia e Nuova Zelanda. Oggi PQS opera in diversi servizi portuali: misurazione dei gas, fumigazione e sanificazione. “La Cimice Asiatica resta l’infestante alieno più noto – ha detto Mottin – ma è fondamentale continuare a monitorare nuove minacce”.
Strumento elettrico per container refrigerati - L’ingegner Pierluigi Curletto, Chief Commercial Officer di ARMS (Automated Reefer Management Systems), ha presentato le soluzioni sviluppate dalla start-up per automatizzare il collegamento elettrico dei container refrigerati (reefers) in ambito portuale e navale. L'obiettivo è migliorare in modo significativo sicurezza ed efficienza operativa. “L’impiego di robot e sistemi intelligenti riduce i margini di errore umano e aumenta la rapidità delle operazioni”, ha spiegato Curletto, sottolineando come l’innovazione sia un elemento chiave per l’evoluzione del settore.
Digitalizzazione della supply chain dei container - Ad aprire il secondo panel, Digital Transformation, sulla digitalizzazione della supply chain del container, è stata Marianna Levtov, SVP Strategic Alliances di Hoopo e convenor ISO TC 104/SC4/WG2, con un’introduzione in inglese sulla digitalizzazione della supply chain dei container, con particolare attenzione agli smart container. Levtov ha illustrato come la digitalizzazione possa garantire maggiore trasparenza, ridurre i tempi operativi e ottimizzare i costi lungo tutta la catena logistica. Inoltre, ha aggiunto che nel prossimo futuro le aziende potrebbero essere obbligate ad adattarsi agli standard tecnologici degli smart container, il che solleva il tema dei finanziamenti, poiché sostituire un'intera flotta ha un costo notevole.
Ruolo del Port Community System nella digitalizzazione della logistica - Rossella Burruano, responsabile dell’Ufficio Sistemi Portuali e Processi Logistici dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, è intervenuta per illustrare il ruolo del Port Community System (PCS) nella digitalizzazione della logistica. Il sistema gestisce lo scambio e la tracciabilità documentale delle merci nei porti di Genova Prà, Savona e Vado Ligure. Burruano ha inoltre presentato Ebridge, progetto promosso insieme al MIT e a Circle per ottimizzare i flussi ferroviari e integrare digitalmente le attività logistiche connesse alla portualità.
Ricerca scientifica sul miglioramento della safety, security - La professoressa Claudia Caballini del Politecnico di Torino ha illustrato i risultati di una ricerca scientifica sul miglioramento della safety, security e sostenibilità nei terminal di trasporto merci. Lo studio, condotto insieme a una dottoranda, si concentra sull’uso dei dati e del tracciamento per ottimizzare il trasporto intermodale. Caballini ha analizzato anche il caso di Hapag-Lloyd, tra le prime compagnie ad aver introdotto il monitoraggio in tempo reale della propria flotta di container refrigerati, pari a circa 100.000 unità già nel 2019.
Iniziativa europea eFTI - Luca Abatello, presidente e CEO di Circle Group, ha illustrato il livello di digitalizzazione nel trasporto merci in Italia, con un focus sull’iniziativa europea eFTI (Electronic Freight Transport Information). Il progetto punta a sostituire i documenti cartacei con lo scambio elettronico di dati tra operatori e autorità, rendendo il sistema più efficiente, trasparente e sostenibile. Durante l’intervento è stato proiettato un video esplicativo sul progetto EFTI4EU, la prima azione europea per l’attuazione del Regolamento UE 2020/1056. Abatello ha inoltre sottolineato l’importanza dell’interoperabilità tra nodi logistici e singoli operatori per ottimizzare i processi nel settore.
Trasformazione digitale nei terminal merci - Presente anche Alessandro Ferrari, direttore di Assiterminal, che ha illustrato lo stato attuale della trasformazione digitale nei terminal merci, sottolineando l’importanza dei finanziamenti in arrivo. Ferrari ha evidenziato l’attesa per il decreto che definirà gli aspetti tecnici e finanziari, auspicando criteri di premialità per i progetti di filiera. Ha ribadito la necessità di coinvolgere anche le medie e piccole imprese per non lasciare indietro nessuno e di considerare non solo la movimentazione delle merci, ma anche quella passeggeri e cabotaggio. Infine, ha invitato le aziende a partecipare ai bandi e a cercare forme di cooperazione con l’amministrazione.