Presidente Zanetti e viceministro Rixi chiedono eliminazione delle doppie imposizioni e più sostegno per rinnovo flotta, anche con fondi transizione energetica
Dall’assemblea Confitarma emerge un messaggio chiaro: l’Italia deve agire subito per difendere la sua leadership marittima in Europa. Il settore vale oltre 216 miliardi e rischia di perdere competitività a causa di politiche ambientali ritenute penalizzanti, come l’ETS europeo, giudicato troppo oneroso e controproducente.
Il presidente Zanetti e il viceministro Rixi chiedono l’eliminazione delle doppie imposizioni e più sostegno per il rinnovo della flotta, anche con fondi vincolati alla transizione energetica.
Altra minaccia è la concorrenza asiatica: costruire una nave in Cina costa fino all’80% in meno rispetto all’Europa. Le regole UE rendono i fondi PNRR difficilmente utilizzabili per la cantieristica, spingendo gli armatori verso l’estero.
Zanetti segnala investimenti italiani per 2,5 miliardi in nuove navi green, ma chiede più supporto pubblico e un nuovo bando più in linea col mercato.
Sul fronte portuale, si propone un sistema nazionale unificato per competere con giganti come Rotterdam.
Infine, la volatilità geopolitica (dal Mar Rosso alla Cina) impone una strategia stabile e a lungo termine. Fondamentale il rinnovo del Registro Internazionale e della Tonnage Tax, ma servono anche regole chiare per favorire investimenti.
Tre le priorità: piano industriale di lungo periodo, risorse per la doppia transizione e semplificazione normativa.