"Non si consentirebbe più alle aziende di poter compensare i crediti con la contribuzione fiscale obbligatoria INPS e INAIL"
ANITA, l’Associazione aderente a Confindustria che riunisce le imprese di autotrasporto merci e logistica, lancia un appello al Governo e al Parlamento affinché ripensino la norma contenuta all’art. 26 comma 1 del disegno di Legge di Bilancio, che non permetterebbe più agli operatori di compensare i crediti d’imposta con i versamenti dovuti ai fini contributivi e previdenziali.
“Per il settore dell’autotrasporto merci gli effetti della norma sarebbero dirompenti, mettendo a rischio gli equilibri economici delle imprese. Una misura fondamentale come quella del rimborso accise sarebbe compromessa, non consentendo più alle aziende di poter compensare i crediti con la contribuzione fiscale obbligatoria INPS e INAIL. Chiedo dunque di intervenire con urgenza per scongiurare questo pericolo, abrogando la disposizione contenuta nel disegno di Legge di Bilancio 2026”. Lo afferma il Presidente di ANITA, Riccardo Morelli.