Secondo la Fondazione Think Tank Nord Est l’offerta di un servizio di trasporto passeggeri via mare lungo tutto il litorale potrebbe migliorare l’attrattività turistica oltre l’estate.
Il potenziamento infrastrutturale della Venezia Orientale non passa solo attraverso i nuovi progetti stradali e autostradali, ma comprende anche l’offerta di un servizio di trasporto passeggeri via mare: è questa la proposta che la Fondazione Think Tank Nord Est rivolge alla prossima Giunta Regionale del Veneto. “Oggi i collegamenti via mare tra le spiagge della Venezia Orientale sono praticamente assenti – precisa Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est – e quelli con Venezia vengono offerti solamente come escursione giornaliera, peraltro utilizzando i porti o le marine, in quanto non esistono pontili attrezzati. Lo sviluppo dei collegamenti attraverso l’Adriatico tra Cavallino, Jesolo, Eraclea, Caorle e Bibione, arrivando fino al centro storico di Venezia e all’aeroporto con un unico servizio integrato, contribuirebbe ad aumentare la competitività turistica di tutto il litorale. Queste spiagge devono però lavorare insieme in una prospettiva di sistema: non si tratta esclusivamente di valorizzare la propria relazione con Venezia, ma di creare nuove motivazioni ed esperienze di fruizione del territorio. In sinergia con la Regione Friuli Venezia Giulia – conclude Ferrarelli – si possono poi creare le connessioni con Lignano, Grado e Trieste.”
L’ambizioso progetto proposto dalla Fondazione potrebbe soddisfare più funzioni. Senza dubbio prevale la prospettiva turistica, ma con il superamento della logica dell’escursione giornaliera a Venezia, che verrebbe comunque offerta con maggiore frequenza e tempi di percorrenza ridotti. Il servizio potrebbe promuovere i percorsi ciclabili del litorale e dell’entroterra, consentendo il ritorno (o l’andata) via mare con una formula “Bike & Boat”. Al tempo stesso, i collegamenti funzionerebbero come taxi-shuttle da e per l’aeroporto di Venezia e i terminal crociere. Inoltre, il servizio rappresenterebbe un’alternativa al viaggio su strada per tutti i residenti e i lavoratori che si spostano tra le spiagge, l’aeroporto e Venezia. Un mix di funzioni da costruire in dialogo con le istituzioni e gli operatori del territorio, che potrebbe però rappresentare una grande opportunità non solo per migliorare l’offerta di esperienze estive, ma anche per sviluppare l’attrattività del litorale in primavera e autunno, quando la fruizione della spiaggia e del mare si integra con la visita di Venezia e dell’entroterra, con i percorsi ciclabili e naturalistici. D’altro canto, negli ultimi anni, il movimento turistico della Venezia Orientale ha mostrato ottime performance in particolare nei mesi di aprile e ottobre.
La Fondazione invita dunque la prossima Giunta Regionale del Veneto ad approfondire questa opportunità, partendo dalla realizzazione di uno studio di fattibilità per valutare le potenzialità del servizio che, peraltro, promuove spostamenti meno impattanti per l’ambiente e per il sistema di accessibilità viaria del litorale, già oggi in grande difficoltà nella gestione dei flussi turistici. Il progetto dovrebbe avvalersi di appositi pontili per favorire l’attracco veloce, nonchè di imbarcazioni in grado di effettuare il servizio anche in caso di mare mosso e di viaggiare ad alta velocità, riducendo i tempi di percorrenza, con la possibilità di trasportare biciclette e bagagli. Si tratta di investimenti importanti, ma che potrebbero contribuire a consolidare il ruolo della Venezia Orientale tra i più importanti sistemi turistici d’Europa.