Dal ritiro di Veronello, mister Angelo Gregucci ha parlato ai canali ufficiali della Sampdoria, alla vigilia della sfida contro il Venezia, domani alle 19:30 allo stadio Pier Luigi Penzo
Sul ritiro -"Il ritiro serve per stare insieme e per risolvere le cose, è una presa di coscienza della situazione che stiamo vivendo. C'è un avversario importante e dobbiamo fare il possibile e l'impossibile. Stare insieme, lavorare insieme e cooperare è servito a questo il ritiro. Abbiamo chiesto dei sacrifici alla squadra. Dobbiamo fare di più. Dobbiamo essere una squadra che riconosce i momenti di difficoltà e che li sappia superare insieme. Anche questa gara richiederà questo."
Sul momento attuale - "Signori, siamo in fondo alla classifica! Bisogna riconoscerlo e saper lottare. Le chiacchiere sono aria fritta. Con il Mantova abbiamo fatto un buon primo tempo sotto il profilo dei numeri, ma non basta. Dobbiamo cercare di fare meglio, sbagliare meno, ed essere più determinati quando proponiamo soluzioni offensive."
Sui giocatori - "Siamo stati insieme in questo periodo per cercare di sbagliare il meno possibile e avere più informazioni possibili per rappresentare al meglio il nostro popolo e la nostra bandiera. Se Barak gioca 10 metri più avanti, se gioca 20 minuti, o se Cherubini ne gioca 14 e Pafundi 2, lo valuteremo noi con il comparto medico. Non conosco nessun Dio che arrivi qui, e come per magia, salvi le sorti di una squadra. Tutti, dal magazziniere al direttore dobbiamo compattarci insieme per questa squadra."
Su Lombardo - "Attilio è una componente fondamentale nel creare sacrificio e famiglia. Volete raccontare voi ad Attilio cos'è la Sampdoria? Non penso esista una persona che possa farlo."
Sul Venezia - "Il Venezia è una squadra che è retrocessa dalla Serie A ed è strutturata per poter vincere il campionato. Ha un'idea di gioco forte, conosco Stroppa, ci ho giocato insieme. In questo momento alterna qualche risultato, ma ha grande potenzialità. Stroppa conosce questo campionato, l'ha vinto tante volte. Sarà una partita difficile. Come ci possiamo contrapporre? Rappresentando al meglio quello che noi siamo. In questo momento dobbiamo dare tutti qualcosa in più per rappresentare questa squadra e ridarci un po' di autostima, sempre con la testa in alto e il petto in fuori."