Match winner con il Cittadella, a segno all'Arechi: la salvezza doriana porta la sua firma
Giuseppe Sibili è stremato, quando si presenta nella pancia dell'Arechi per l'ultima intervista di una stagione infinita. La sua è stata vissuta a cavallo tra Bari e Genova, dove ha trovato una maglia da titolare e alcune giocate importanti. Su tutte, il gol di testa al Cittadella nella partita più delicata, quella del subentro di Evani-Lombardi a mister Semplici, e il gol del 2-0 appena segnato alla Salernitana, prima della sospensione della gara per le intemperanze dei tifosi granata.
La notte del riscatto - "E' stata una bella partita, l'abbiamo preparata bene questo mese, abbiamo lavorato tanto a livello fisico. Quando capita una chance del genere la devi sfruttare, perché capita una volta nella vita e penso che siamo stati veramente molto bravi".
Sblocco mentale - "Ci siamo parlati tanto, perché non dimentichiamo la notte di Castellamare del 13 maggio, però penso che, quando hai già vissuto il male di retrocedere, per noi - rispetto a loro - era più semplice, non avevamo più paura di scendere visto quello che è successo più di un mese fa: eravamo molto più liberi".
Lo staff - "Sono arrivato a gennaio, c'erano delle difficoltà e in campo si sono viste. Evani, Lombardo, Gregucci sono gestori, hanno giocato ai livelli massimi quindi ci hanno dato più serenità. Infatti hanno fatto una media punti che gli allenatori precedenti non hanno fatto. Un grande merito va a loro perché ci hanno messo tutto quello che avevano dentro e si meritano questo successo come noi, tifosi, società, staff. Siamo contenti, andiamo a casa veramente strafelici".
Il feeling con Coda - "Siamo in camera insieme, segnare entrambi è stata una bellissima cosa perché quando si sta tutti i giorni insieme si parla, poi siamo due campani... Quando succede una roba del genere, vuol dire che il destino era già scritto. Coda ha dimostrato che non è finito, può ancora dettare legge, la sua carriera parla per lui: 135 gol solo in B nella regular season, come Massimo non ce ne sono e non ce ne saranno più. Quando giochi in queste piazze così c'è più pressione, devi accettare anche quello che ti dicono e lavorare sulla testa. L'unico problema quando vai così male ce l'hai dentro la testa e basta".
Il futuro - "Spero che sia ancora blucerchiato: il 24 giugno ci sono le scadenze per i prestiti, vedremo quello che succederà".