Il responsabile dell'area tecnica: "Dipendesse da me avrei già concluso tutti i trasferimenti"
In esclusiva per Telenord, Jesper Fredberg commenta la situazione in casa Samp, dopo la vittoria sul Sant'Angelo per 3-1 e la conclusione del ritiro di circa dieci giorni a Ponte di Legno-Temù. Per il dirigente danese, CEO dell'area tecnica, indicazioni positive dal periodo in Val Camonica e ottimismo per il lavoro nel futuro immediato. Inevitabile uno sguardo al mercato, sul quale Fredberg non si sbilancia a fare nomi, ma ammette che per la Samp è arrivato il momento di agire.
Il lavoro di Ponte di Legno - "Penso che, nel complesso, sia stato un buon ritiro per noi. Abbiamo avuto modo di valutare i giocatori, vederli in campo, osservare come interagiscono tra loro e anche la possibilità di osservarli in due partite. Per me è stato positivo vedere il gruppo unirsi, lavorare duramente e anche ritrovare il sorriso. Questo è importante per me nel precampionato".
Il mercato doriano - Sulla situazione di immobilismo che finora ha contraddistinto il club blucerchiato, Fredberg se la cava con una battuta, anche se poi ammette che la Samp, in questo momento, deve agire di rimessa: "Se parliamo di mercato, Questa conversazione potrebbe essere lunga. Se dipendesse da me, avrei già fatto tutti i trasferimenti. Ma purtroppo il mercato non funziona così. Ci sono sempre "pesci più grossi" con cui dobbiamo competere. A volte vinciamo, a volte no. Per me è stato fondamentale poter valutare tutti i giocatori in modo equo, non solo in base alla scorsa stagione, ma anche ora, sotto un nuovo allenatore e con un nuovo sistema. Ora abbiamo tutte le risposte e cominceremo a lavorare il prima possibile per inserire i giocatori giusti nei ruoli giusti. Ma non si tratta solo di singoli: dobbiamo costruire una squadra capace di aiutarsi a vicenda per rendere al meglio. Ci servono giocatori che abbiano qualità individuali, certo, ma soprattutto che sappiano inserirsi nel gruppo e abbiano fame di risultati. Vogliamo vedere i giocatori dare tutto in campo, per la maglia, per i tifosi, per l’ambiente che ci circonda. Ci servono elementi motivati, che vogliano entrare in questo progetto e migliorare le prestazioni della squadra".
Le prossime mosse - "Idealmente, sarebbe fantastico vedere nuovi volti a Bogliasco nei prossimi giorni. Ma, di nuovo, serve l’accordo di due, a volte anche tre parti per concludere una trattativa. Posso promettere a tutti che stiamo lavorando duramente. È l’unico pensiero che abbiamo in questo momento: rinforzare la squadra nel miglior modo possibile, con i mezzi a disposizione. È una sfida, ma ce la stiamo mettendo tutta. E prima arriva il rinforzo, meglio è, ma è anche importante non prendere un giocatore tanto per fare numero. Vogliamo inserire qualcuno che dia un contributo reale alla squadra e al club".
Il dialogo con il mister - Dopo la partita contro il Sant'Angelo, Fredberg e Donati si sono fermati a parlare a bordo campo, con una discussione serena ma fitta: "Sono molto contento di quello che ho visto qui, ed è quello che ho detto anche a Massimo Donati. Sono felice che stiamo andando bene, che stiamo riportando energia. Dopo ogni partita, ovviamente, bisogna fare delle valutazioni: ci sono alti e bassi, aspetti positivi e negativi. Ma nel complesso siamo soddisfatti. Abbiamo delle aspettative su dove possiamo migliorare, sia nel breve che nel lungo periodo. Questi sono i temi di cui discutiamo e discuteremo quotidianamente, per sostenerci a vicenda e spingere continuamente oltre i nostri limiti. Vogliamo crescere ogni giorno, dentro e fuori dal campo. Oggi c’è stata una partita, e con Donati ne abbiamo parlato un po’".
Le aspettative dei tifosi - "Non ho desiderio più grande, venendo qui, che restituire qualcosa ai tifosi. È anche uno dei motivi per cui ho scelto questo club: credo ci sia un potenziale enorme, e questo mi motiva. Essere in una squadra che conta così tanto per così tante persone è una spinta fortissima. Ma questo comporta anche la necessità di agire con umiltà. Voglio rappresentare la Sampdoria nel miglior modo possibile e ridare qualcosa ai tifosi. Il modo migliore è con il lavoro duro, l’onestà e il confronto aperto. Tutti commettono errori, e anche io lo farò, prima o poi, nel mio ruolo. Ma l’obiettivo e la mentalità restano chiari: vogliamo farci crescere a vicenda, lavorare per il bene del club, essere trasparenti. Questo è ciò che cercheremo di fare anche con i tifosi. E speriamo che, comportandoci così, arrivi anche qualcosa indietro".
Il fuoco dentro - Chiediamo a Fredberg se anche sul mercato del Nord Europa si possono trovare quei giocatori affamati tanto invocati da mister Donati per i suoi giocatori. Il dirigente risponde così: "Posso promettere che darò tutto ciò che ho. E non mi fermerò finché non avremo successo. Ho una fame enorme di costruire qualcosa con questo club, è la mia passione. So che nel calcio non ci sono scorciatoie: servono tempo e strategia. Ma abbiamo già cominciato. Il mio unico desiderio è ridare qualcosa al club, riportarlo dove merita di essere. E ci vuole lavoro, tanto.
Ma ce la metteremo tutta. E sì, anche al Nord abbiamo il fuoco. E lo porteremo qui".