La proposta di riorganizzazione delle ASL in Liguria si trova al centro di uno scontro politico sempre più acceso. Fratelli d’Italia prende le distanze da ogni ipotesi di via libera automatica alla riforma e chiarisce che “approveremo solo una vera riforma condivisa”, frutto di un confronto ampio e trasparente, che coinvolga tutti gli attori istituzionali e sociali.
In una nota, FdI sottolinea che “la sanità non può diventare terreno di spartizione politica” e che l’eventuale accorpamento delle ASL dovrà garantire l’efficienza del sistema senza compromettere la qualità dei servizi e la prossimità dell’assistenza, soprattutto nelle aree interne. Fdi chiede un accordo formale tra tutte le forze politiche, maggioranza e opposizione, come base per una riforma realmente partecipata.
Non si è fatta attendere la risposta del Partito Democratico, che attraverso una nota del gruppo in consiglio regionale accusa la destra di “ipocrisia e divisioni interne”. Il PD punta il dito contro la maggioranza, rea – a suo dire – di aver prima annunciato la riforma con il presidente Marco Bucci, per poi fare retromarcia su pressione di Fratelli d’Italia.
“La nota con cui Fdi chiede condivisione dimostra solo che la destra si è accorta oggi della necessità di dialogo”, attaccano i dem. Pur dichiarandosi disponibili al confronto, i consiglieri del PD precisano che questo potrà avvenire solo quando la maggioranza presenterà una proposta unitaria, che attualmente – denunciano – ancora manca.