Elezioni, Richetti (Azione): “Con Silvia dal primo minuto, lista forte per spalancare le finestre di Genova”

Scritto il 20/05/2025
da Roli

Secondo Richetti sarà più difficile ripetere l’esperimento del Terzo Polo 2.0 a livello nazionale ma “le differenze non ci hanno impedito di lavorare bene insieme”

“Spalancare le finestre di Genova”: è questo l’obiettivo del capogruppo di Azione alla Camera dei Deputati Matteo Richetti, arrivato a Genova per il rush finale della campagna elettorale. Il sostegno alla candidata del centrosinistra Silvia Salis “c’è dal primo minuto” e ha portato Azione a ritrovarsi in una sorta di Terzo Polo 2.0 con Italia Viva, +Europa, Demos e candidati civici nella lista Riformiamo Genova con Silvia Salis. “Abbiamo messo i  campo una lista forte insieme ad altre forze politiche per spalancare le finestre di Genova: le ultime volte che sono venuto ho sentito ambienti chiusi, ambienti che si potevano agire in relazione dell’amico dell’amico - dichiara Richetti -. La città va rilanciata, ripensata, le va ridato un protagonismo forte”

Il voto moderato - Le contese elettorali liguri spesso si sono decise grazie al voto civico negli ultimi anni ma “vorrei intercettare anche il voto rivoluzionario” scherza Richetti, che spiega come secondo lui “le rivoluzioni facili si possono promettere ma poi non si realizzano. Cambiamenti concreti e pragmatici sono quelli che una città può conoscere. La definizione di moderato si sfodera in ogni occasione. Azione chiama un voto di innovazione nel solco riformista. A Genova si sono create le migliori condizioni possibili sia per una candidatura di Silvia, sia per una coalizione che non arretra mai sui temi dell’innovazione e dello sviluppo, che non vuol dire cementificare tutto ma porsi il problema del cambiamento, di una città che non sta ferma e offre possibilità ai giovani”.

A livello nazionale - L’esperimento della lista si ripeterà a livello nazionale? “Se chiamassimo la lista nazionale ‘Riformiamo Genova’ qualcuno non ci capisce (sorride). Il lavoro di Azione a livello nazionale ricalca questo obiettivo”, anche se secondo Richetti “il profilo non si schiaccia sul campo largo per questioni che riguardano Ucraina, referendum, scelte che però non ci hanno impedito di lavorare bene insieme”. È proprio l’unità della coalizione è una delle principali fonti di attacchi dal centrodestra: “Non prendiamo lezioni dal centrodestra che si è diviso sul terzo mandato in Trentino, si sono mandati sostanzialmente a quel paese, il giorno prima sulla Von Der Leyen. Le coalizioni hanno spinte a volte massimaliste, cos’è che ti fa governare senza che si blocchi tutto? Innanzitutto la chiarezza con cui ti sei presentato agli elettori e poi un candidato che decide come fare le cose. Vinta la città sapremo mantenere fede agli impegni presi”.