Sestri Levante, Andersen Festival fuori dal bando ministeriale: minoranza contro il sindaco

Scritto il 29/06/2025
da R.P.

Mediaterraneo rivendica il successo della kermesse, Conti (FdI) e Pistacchi (Forza Italia) tacciano Solinas di giocare allo scaricabarile

Il Ministero della Cultura ha pubblicato la graduatoria relativa al bando nazionale per il sostegno ai festival multidisciplinari. Tra le 58 domande ammesse, l’Andersen Festival di Sestri Levante si è posizionato al 57° posto, non ottenendo il punteggio minimo necessario per accedere al finanziamento.

Il dato ha immediatamente suscitato reazioni nell’ambiente politico locale, alimentando critiche all'amministrazione comunale guidata da Francesco Solinas e alla società partecipata Mediaterraneo Servizi, che cura l'organizzazione del Festival. Il dibattito ha assunto toni accesi, mettendo al centro la gestione culturale della manifestazione e le scelte amministrative degli ultimi anni.

Gli organizzatori - In risposta alle polemiche, Mediaterraneo ha sottolineato come l’edizione 2025 dell’Andersen si sia chiusa con una partecipazione significativa da parte del pubblico e una buona copertura mediatica, elementi – a loro dire – che confermerebbero il successo della manifestazione. L’assenza del contributo ministeriale viene letta dalla società come parte di un quadro più ampio di malcontento nel mondo delle arti, dovuto a criteri di valutazione profondamente modificati rispetto alle edizioni precedenti, che avrebbero penalizzato anche realtà consolidate a livello nazionale.

L'attacco dell’opposizione - Di tutt’altro avviso i consiglieri di opposizione Marco Conti (Fratelli d’Italia) e Diego Pistacchi (Sestriamo/Forza Italia), che hanno commentato con toni sarcastici e duri l'esito del bando. Secondo loro, la bocciatura dell’Andersen Festival riflette un giudizio netto sulla qualità artistica dell’evento, giudicata dal Ministero “troppo bassa persino per accedere ai fondi”. I due esponenti criticano anche l’amministrazione comunale per quello che definiscono un atteggiamento sistematico di deresponsabilizzazione: ogni insuccesso – scrivono – viene attribuito ad altri, in questo caso persino al governo nazionale. Nel loro intervento, i consiglieri hanno elencato una lunga serie di problemi amministrativi che attribuiscono alla giunta in carica, definendo il caso del Festival come l’ennesimo esempio di una gestione fallimentare.