Scettica anche Ilaria Cavo (NM): "Pensionati primo bersaglio, manovra solo tasse e zero confronto, gabella scellerata la tassa sugli imbarchi"
La manovra economica del Comune di Genova continua a sollevare polemiche e contestazioni. Dopo l’annuncio dell’aumento dell’addizionale Irpef e dell’introduzione di una tassa sugli imbarchi, le organizzazioni dei pensionati e parte dell’opposizione politica insorgono accusando la giunta Salis di colpire le fasce più fragili e settori strategici per l’economia cittadina, senza alcun confronto preliminare.
Le federazioni dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati esprimono “forte contrarietà” rispetto alla scelta dell’amministrazione, definendo l’aumento dell’addizionale Irpef “un provvedimento iniquo” che grava proprio su chi non ha alcuna possibilità di recuperare il potere d’acquisto eroso da inflazione e rincaro dei servizi, in particolare sanitari.
Secondo i sindacati, la misura colpisce “la fascia di popolazione più debole”, che contribuisce in maniera significativa alle entrate fiscali comunali, ma senza adeguati meccanismi di tutela e progressività reale. Le sigle sottolineano inoltre che l’addizionale comunale non distinguerebbe in modo sufficiente i diversi livelli di reddito, contravvenendo al principio costituzionale di equità fiscale.
Spi, Fnp e Uil chiedono al Comune di “rivalutare la decisione” e di aprire un confronto immediato e trasparente per individuare soluzioni alternative che non pesino ulteriormente sui pensionati.
Una posizione che trova eco anche sul fronte politico: Ilaria Cavo, deputata ligure di Noi Moderati, di cui è coordinatrice nazionale, e capogruppo in Consiglio comunale, definisce i pensionati “il primo bersaglio” della manovra, denunciando come la giunta abbia scelto “una manovra solo tasse e zero confronto”. Cavo evidenzia inoltre la contraddizione tra la restituzione dell’Imu e l’aumento dell’Irpef, che secondo lei annulla ogni beneficio per i cittadini.
La deputata attacca anche la nuova tassa sugli imbarchi, definendola “una gabella scellerata” che rischia di penalizzare pesantemente il sistema portuale, turistico e della Blue Economy, nonostante l’esclusione dei residenti dal pagamento. La misura – sostiene – renderà Genova meno competitiva e non avrebbe tenuto conto delle categorie produttive coinvolte.
La critica della parlamentare si allarga infine alle priorità della giunta, accusata di dedicarsi ad “altre urgenze”, come progetti di educazione sessuo-affettiva nelle scuole dell’infanzia e bandi per consulenze esterne, anziché concentrarsi sulle ricadute fiscali per cittadini e imprese.