Genova, Assessora Coppola: “Pedonalizzazioni e verde pubblico per cambiare il volto della città”

Scritto il 13/09/2025
da Matteo Cantile

Francesca Coppola, nuova assessora all’Urbanistica della giunta Salis, ha raccontato a Telenord la sua visione per la città. Una nomina che lei stessa ha definito “una sorpresa, ma molto gradita”, e che comporta, sottolinea, “una responsabilità enorme" perché una città brutta e invivibile rende insicuri i suoi abitanti. per questo "Genova deve tornare a essere il cuore delle soluzioni ai problemi”.

Puc e verde pubblico – La prima leva sarà il Puc, il piano urbanistico comunale: “Non è lo strumento più affascinante da citare, ma è decisivo perché permette di disegnare la Genova del futuro. Lo intrecceremo con il piano del verde: vogliamo far dialogare i due strumenti urbanistici, perché il verde deve diventare parte integrante della città”. Coppola, paesaggista di formazione, ha chiarito: “Mi occupo di verde ornamentale e alberature, non degli sfalci. La mia sensibilità e la mia formazione incidono nel mio lavoro: la città deve implementare spazi verdi, progettati e gestiti in modo partecipato”.

Urbanismo tattico – Tra le priorità indicate, anche l’uso di strumenti sperimentali: “L’urbanismo tattico consente di provare soluzioni temporanee e poco costose, come colorare a terra per pedonalizzare una strada. È un metodo per cambiare passo in attesa di progetti strutturali. Stiamo lavorando a una domenica al mese in cui ogni municipio avrà una strada resa pedonale, così da offrire ai cittadini una nuova prospettiva sulla città”.

Pedonalizzazioni e Ztl – Sul tema delle pedonalizzazioni, l’assessora rivendica la necessità di “scelte coraggiose”. “Non esiste alcuno studio scientifico che dimostri effetti negativi. Anzi, sarebbe utile il contrario: togliere pedonalizzazioni esistenti per far capire quanto peggiori la vivibilità. Con i municipi valuteremo azioni coordinate per restituire spazi ai cittadini”.

Eredità e discontinuità – Coppola non fa sconti alla precedente amministrazione, ma non la liquida del tutto: “Non tutto è da buttare.  La giunta precedente ha puntato su opere ad alto impatto, come il waterfront; noi preferiamo disseminare le progettualità nei centri storici e nei quartieri, con una scala più minuta, la ‘scala della cura’. Allora c’era il Pnrr e molte più risorse, ora serve un lavoro certosino”.

Centro storico – Particolare attenzione sarà riservata al cuore della città: “Genova ha un centro storico straordinario, ma serve una riqualificazione che restituisca bellezza e decoro. Dobbiamo regolare l’uso dei mezzi, perché alcuni danneggiano pavimentazioni appena rifatte. Serve riordinare l’accesso e la fruizione, per restituire dignità e vivibilità a questa parte preziosa della città”.