A Genova nasce il comitato territoriale per il 'no' alla riforma della giustizia

Scritto il 21/11/2025
da R.C.

La commissione è guidata dall'ex magistrata Alessandra Galli e punta a spiegare perché la riforma potrebbe indebolire i contrappesi del sistema giudiziario

È stato costituito anche in Liguria il comitato territoriale per il “no” alla riforma della giustizia. A guidarlo sarà l’ex magistrata Alessandra Galli, figlia del giudice Guido Galli, assassinato il 19 marzo 1980 alla Statale di Milano da un commando di Prima Linea.

Galli, con una lunga carriera come pubblico ministero e giudice in ambito penale e civile, sottolinea come la sua esperienza le abbia permesso di osservare la giustizia da prospettive diverse. Ora coordinerà il lavoro del comitato in collaborazione con la sezione ligure dell’Associazione nazionale magistrati, presieduta dal sostituto procuratore Federico Manotti, con l’obiettivo di illustrare le ragioni del voto contrario alla riforma.

"L’attuale sistema non è perfetto, ma mantiene un equilibrio grazie ai diversi organi di controllo", afferma Galli. "La riforma indebolisce uno di questi contrappesi, esponendo il sistema al rischio di squilibri influenzati da logiche politiche". L’ex magistrata, che ha presieduto il collegio della Corte d’appello di Milano che nel 2013 condannò Silvio Berlusconi per frode fiscale, sostiene inoltre che il progetto di riforma non affronti i nodi dei tempi della giustizia, degli errori giudiziari o del correntismo.

Nel comitato territoriale figurano anche il pm Andrea Ranalli, la giudice Paola Faggioni e il magistrato in pensione Roberto Braccialini. Referenti per Imperia e Savona sono i pm Matteo Gobbi e Luca Traversa; per La Spezia e Massa il magistrato in pensione Marco Bacci. Dal mondo accademico partecipano il professore emerito Vincenzo Roppo e i docenti dell’Università di Genova Massimo Ferrante e Mitja Gialuz.