Salis risponde a Piciocchi sul personale in Comune: “Turnover deciso dal governo, niente scoop”

Scritto il 19/08/2025
da Carlotta Nicoletti

"Il documento era già stato inviato ai sindacati quando lui era sindaco reggente"

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Il futuro della macchina comunale di Genova accende lo scontro politico. Pietro Piciocchi, capogruppo di Vince Genova, denuncia il rischio di perdere 437 dipendenti nei prossimi tre anni. La sindaca Silvia Salis respinge le accuse e parla di “turnover deciso dal governo".

L’allarme – Secondo Piciocchi, il nuovo Piano triennale del fabbisogno del personale 2025-2027, approvato ad agosto con la delibera 128, prevede un saldo negativo di 437 unità. «Una riduzione così drastica della forza lavoro rischia di compromettere servizi fondamentali come scuole, sociale, cultura e Municipi», ha dichiarato.

I numeri – Il piano stima: nel 2025, 308 uscite a fronte di 177 assunzioni (coperto il 58%); nel 2026, 290 uscite e 129 assunzioni (44%); nel 2027, 290 uscite e 145 assunzioni (50%). Un turnover che, secondo l’ex vicesindaco, «lascia scoperti servizi essenziali».

La critica – Piciocchi contesta anche il metodo: «Il provvedimento è passato in silenzio, senza confronto con i sindacati. Alla ripresa dei lavori proporrò una discussione urgente in aula».

La replica – Dura la risposta della Salis. «Siamo di fronte a un altro episodio della rubrica “Piciocchi scopre cose che sapeva già” – ha commentato da Tursi –. Il documento era già stato inviato ai sindacati quando lui era sindaco reggente». L’amministrazione sottolinea inoltre che «il turnover è stabilito dallo Stato, non dal Comune» e assicura che «faremo di tutto per utilizzarlo al massimo, rafforzando i servizi essenziali».

La polemica – Palazzo Tursi accusa il consigliere di creare “scoop inesistenti” e aggiunge: «Amareggia vedere allarmi lanciati sulla pelle dei dipendenti comunali. Forse un po’ di vacanza rilasserebbe gli animi».