Morto per scarica da taser, Salis: "Non bisogna farsi prendere dal populismo: ma i Comuni devono essere aiutati"

Scritto il 19/08/2025
da F.S.

L'intervento della sindaca di Genova: "La città ha criticità evidenti in tema di sicurezza"

"Questa vicinanza degli eventi chiaramente mette in allarme, ma va ricondotto tutto a un approccio scientifico, ai dati e alle sperimentazioni, senza farsi prendere dal populismo né da una parte né dall'altra, perché il rischio è sempre quello. Penso che vada fatta una valutazione e avere innanzitutto i risultati dell'autopsia". Lo ha detto ieri sera la sindaca di Genova Silvia Salis a 'In Onda' su La7 in merito alla morte di un 41enne nel genovese dopo essere stato colpito da un taser in dotazione ai carabinieri. (leggi qui - Manesseno, 40enne muore sul colpo dopo scarica elettrica da taser: indagati due carabinieri)

"Genova, come tutte le città d'Italia, ha il tema della sicurezza: essendo una città di porto, in una regione di confine, ha delle criticità evidenti - ha detto -. È una città in cui facciamo di tutto per renderla più sicura possibile. Abbiamo un'ottima polizia locale, molto numerosa, un ottimo sistema di videosorveglianza, però ci sono temi che investono tutte le città. Ne parla spesso il sindaco Lepore, che è a capo del forum italiano sulla sicurezza urbana. Bisogna chiedere un intervento maggiore al Viminale, un intervento sulla Polizia di Stato.

"Si parla, da parte nostra, di una richiesta intorno al miliardo per avere un fondo di sicurezza integrato che possa sostenere le nostre città, perché questo è un tema che, da soli, i Comuni non possono affrontare - ha sottolineato Salis -. Per gestire la sicurezza è inutile creare dei centri in Albania, che costano un fiume di denaro, quando poi noi non riusciamo ad avere le coperture necessarie, cioè una pattuglia ogni tot abitanti, la capacità di poter agire e intervenire sulle cose. E spesso i sindaci sono lasciati soli a gestire questo tipo di emergenza, quindi è molto complesso".