Secondo l'esponente dem, il trasferimento del rigassificatore da Piombino, previsto per il 2026, non deve diventare terreno di scontro tra regioni
“È arrivato il momento che il governo trovi una soluzione che garantisca gli accordi pregressi e rispetti la volontà dei territori. La Liguria ha detto un netto no al trasferimento del rigassificatore.” Lo dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello, intervenendo a margine della commemorazione di Sant’Anna di Stazzema, dove ha incontrato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Secondo Arboscello, il trasferimento del rigassificatore da Piombino, previsto per il 2026, non deve diventare terreno di scontro tra regioni. “Il centrodestra prova a far litigare Toscana e Liguria, ma non ci riuscirà – afferma –. Il governo deve assumersi fino in fondo le proprie responsabilità e trovare un’alternativa che non coinvolga la Liguria, dove il consiglio regionale si è espresso all’unanimità contro il trasferimento.”
Il consigliere dem invita il sindaco di Genova e commissario straordinario Marco Bucci a farsi portavoce delle istanze liguri presso il governo. “Sta a Bucci portare davanti alla premier Meloni la posizione della nostra Regione, per evitare che il rigassificatore venga spostato sulle nostre coste”, aggiunge.
Arboscello sottolinea infine che anche Giani ha confermato l’esistenza di un accordo col governo per il trasferimento dell’infrastruttura entro il 2026, ma che tale intesa non impone automaticamente il passaggio al porto di Savona-Vado. “Su questo punto siamo d’accordo: serve una soluzione alternativa, diversa sia dalla Toscana che dalla Liguria. Peccato che Bucci tardi a far valere la posizione della Regione Liguria davanti al Governo”, conclude.