Dopo l’esonero di Gilardino, tensione crescente tra tifosi e dirigenza: "Blazquez game over" è il messaggio apparso in piazza De Ferrari.

Situazione esplosiva in casa Genoa dopo l'esonero di Alberto Gilardino. Ieri sera, davanti al Palazzo della Regione Liguria, in piazza De Ferrari, è stato esposto uno striscione con la scritta "Blazquez game over", simbolo della contestazione sempre più accesa verso l'amministratore delegato Andres Blazquez e le scelte della società rossoblù.

Protesta - Lo striscione, apparso poche ore dopo l’annuncio dell’esonero di Gilardino, è solo l’ultima manifestazione del malumore che serpeggia tra i sostenitori genoani. I tifosi si sentono traditi dalla decisione di sollevare dall'incarico l'allenatore che aveva riportato il Genoa in Serie A e conquistato un onorevole undicesimo posto nella stagione scorsa. Sui social, il dissenso è esploso in una valanga di commenti critici nei confronti della dirigenza. La contestazione, in particolare, è legata alle tempistiche con cui questo esonero è stato deciso, a pochi giorni dalla cruciale sfida interna contro il Cagliari. 

Decisione societaria - Il Genoa ha comunicato nel pomeriggio di ieri (dopo che la notizia era già deflagrata sulla stampa e di conseguenza sulla tifoseria) l’esonero di Gilardino tramite una nota ufficiale: "Il Genoa CFC comunica che Alberto Gilardino è stato sollevato dall’incarico. La società ringrazia mister Gilardino per i traguardi raggiunti insieme nel corso degli anni e gli augura il meglio per la propria carriera". Una scelta che ha lasciato allibiti tutti gli osservatori: solo ieri lo stesso Genoa rilanciava le parole del suo mister che si diceva fiducioso per i prossimi impegni.

Il nuovo allenatore - Al posto di Gilardino arriverà Patrick Vieira, ex centrocampista di Inter e Arsenal, con esperienze da allenatore in squadre come Crystal Palace, Strasburgo e Nizza. Vieira dirigerà oggi la squadra in vista della sfida di domenica contro il Cagliari. L’avventura dell’ex tecnico francese non sarà semplice: oltre alla sfida tecnica, dovrà gestire la convivenza con Mario Balotelli, con cui ha avuto rapporti complicati sia al Nizza sia ai tempi del Manchester City. "Non è adatto agli sport di squadra", aveva detto all'epoca il neo tecnico del Genoa per criticare la mentalità del giocatore. Che aveva risposto a tono: "Se non fosse stato per Vieira non sarei andato via dal Nizza". Un carico extra di tensione per Super Mario, che giù di suo non è famoso per essere un ragazzo particolarmente equilibrato. 

Tifoseria - La decisione di sostituire Gilardino, figura molto amata dalla tifoseria rossoblù, ha alimentato una contestazione prima tra i social e poi con lo striscione di ieri sera. In tanti ritengono che l’esonero sia un errore strategico e chiedono alla società maggiore trasparenza sulle scelte future, anche in chiave societaria, viste la voci pesantissime che rimbalzano dagli Stati Uniti e che riguardano sia 777 Partners che il fondo A-Cap: solo due giorni fa il sito Josimar, sempre ben informato sulle questioni che riguardano questo gruppo di imprenditori americani, riportava di "mandati di comparizione per rispondere all'accusa di riciclaggio" inviati dal Dipartimento di giustizia statunitense ai vertici del gruppo. 

Lo scenario - Con la ripresa del campionato alle porte, il Genoa si trova ora in una situazione delicata, sia sul piano tecnico che ambientale. Il match contro il Cagliari al Ferraris sarà il primo banco di prova per Vieira, ma anche un test importante per capire se la società riuscirà a ricucire il rapporto con i tifosi. Al momento sembra quest'ultima la sfida più difficile.