Liguria, crescono gli occupati nel secondo trimestre: +2,1%. Maestripieri (Cisl): "Bene turismo e costruzioni, ma preoccupa l’industria"

Scritto il 12/09/2025
da steris

Scettico Maurizio Calà (CGIL): "Mercato del lavoro traballante, prospettive incerte"

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L’occupazione in Liguria è cresciuta del 2,1% nel secondo trimestre del 2025, toccando quota 640 mila lavoratori, contro i 627 mila dello stesso periodo del 2024. A diffondere i dati è l’Istat, mentre la Cisl Liguria commenta positivamente l’andamento complessivo, pur evidenziando alcune criticità legate all’industria e alla qualità del lavoro.

A trainare la crescita sono soprattutto i settori del turismo, commercio e costruzioni, insieme all’aumento dell’occupazione femminile, salita da 274 mila a 288 mila unità. Crescono sia i dipendenti (da 490 mila a 495 mila) che gli indipendenti (da 137 mila a 146 mila).

"Si tratta di un segnale importante per una regione che ha bisogno di rilanciare la propria identità economica e sociale", commenta Luca Maestripieri, segretario generale della Cisl Liguria. "La crescita occupazionale nei settori delle costruzioni (+8 mila) e del turismo e commercio (+19 mila) evidenzia una capacità di tenuta e di adattamento del territorio".

Tuttavia, il confronto con il trimestre precedente mostra una flessione congiunturale: rispetto al primo trimestre del 2025, gli occupati sono diminuiti di circa 11 mila unità, segnalando una fragilità strutturale del mercato del lavoro. In particolare, si registra una contrazione preoccupante nel comparto dell’industria manifatturiera, che perde oltre 10 mila addetti in un anno (da 98 mila a 87 mila).

"La flessione dell’industria è un campanello d’allarme che non può essere ignorato", avverte Maestripieri. "È un comparto strategico che necessita di attenzione immediata".

La Cisl sottolinea anche tre priorità per garantire lavoro di qualità e duraturo in Liguria:

  1. Contrasto al precariato: "Serve garantire stabilità contrattuale e prospettive di lungo periodo, soprattutto nei settori stagionali".

  2. Sicurezza sul lavoro: "L’aumento dei cantieri deve andare di pari passo con un rafforzamento della prevenzione e tutela della salute".

  3. Formazione e competenze: "La trasformazione dell’economia ligure richiede investimenti seri in formazione continua, per non lasciare indietro nessuno".

"La crescita dell’occupazione è una buona notizia", conclude Maestripieri, "ma solo con lavoro sicuro, stabile e qualificato la Liguria potrà costruire un futuro di sviluppo sostenibile e inclusivo".

Scettico Maurizio Calà (CGIL): "Mercato del lavoro traballante, prospettive incerte" - “L’occupazione in Liguria ha un andamento altalenante tipico di un mercato del lavoro traballante. Infatti mentre nel secondo trimestre di quest’anno i dati sono lievemente positivi, nel primo trimestre c’è stata una pesante contrazione dell’occupazione. Se a questo tracollo si aggiunge la costante contrazione dell’occupazione nell'industria manifatturiera che nel secondo trimestre perde -10.822 occupati (-11,1%) le preoccupazioni aumentano: in questa regione o si comprende che il crollo dell’industria determinerà l’ingestibilità del mercato del lavoro e della condizione delle persone e ci si mette al riparo da questa decrescita o nei prossimi anni avremo grossi problemi di tenuta economica e sociale” così Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria commenta i dati Istat sull’occupazione in Liguria nel secondo trimestre 2025.

In Liguria i dati del secondo trimestre 2025 seguono l’andamento nazionale e registrano un lieve aumento che riguarda in prevalenza la componente rappresentata dagli indipendenti (+ 8.490 unità pari al +6,2%), mentre molto più contenuti sono i dati relativi ai dipendenti (4.530 pari +0,9%). Se però ci si riferisce ai primi tre mesi di quest’anno il dato congiunturale complessivo è negativo con una contrazione degli occupati di -10.295 unità pari al -1,6%. L'industria in senso stretto poi vale solo il 13,6% di tutta l'occupazione in Liguria mentre nel Nord-Ovest rappresenta il 24,2% e il 19,9% della media nazionale.

In attesa dei dati relativi a tutto il 2025, quelli licenziati dall’Istat e relativi al secondo trimestre 2025 indicano che a salire in modo molto significativo sono i servizi che con 492.398 occupati (+11.566 unità pari al +2,4%) rappresentano il 76,9% dell'occupazione ligure. Per Marco De Silva responsabile dell’ufficio economico Cgil Genova e Liguria che ha elaborato i dati Istati “I settori con l'occupazione più volatile sono anche quelli che in questo trimestre crescono di più: agricoltura, costruzioni, commercio e turismo, con una crescita a due o tre cifre, dati che fotografano l'erraticità dell'economia e del mercato del lavoro in Liguria”.