Polizza catastrofale obbligatoria per le PMI, CNA non ci sta: "Norma va ridiscussa, le imprese non hanno bisogno di un'altra tassa"

Scritto il 11/07/2025
da Filippo Serio

Il presidente nazionale Costantini: "Il ministro Urso ci assicura che rifonderanno il 30% dei danni in 15 giorni, ma io non ci credo"

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Polizze obbligatorie per le imprese italiane dal 1 gennaio del 2025 per tutelare le aziende dalle calamità naturali, ma per le confederazioni dei lavoratori si tratta "di un'ulteriore mera tassa"

Con la legge di Bilancio 2024 il Governo ha introdotto l’obbligo per tutte le imprese con sede legale in Italia di sottoscrivere polizze assicurative a copertura dei danni derivanti da eventi catastrofici e calamità naturali

"Bisogna definire correttamente queste polizze, capire cosa coprono e cosa non coprono, perché altrimenti diventano una mera tassa e noi di tasse ne paghiamo già abbastanza" - dichiara il presidente nazionale di CNA Dario Costantini, a Genova per l'elezione del nuovo presidente di CNA Liguria - "Il fatto che lo Stato andrà a intascare il 22,5% di IVA su queste polizze, a me sembra un dato che non va bene in questo momento, obbligando le aziende a sottoscriverle. Da qui a gennaio - quando scatterà l'obbligo per piccole e medie imprese -  ci sono ancora dei giorni, sicuramente ci faremo sentire. Ho già pubblicamente risposto al Ministro Urso che io purtroppo non credo, come lui ci ha assicurato, che le assicurazioni in 15 giorni rifonderanno il 30% dei danni in caso di catastrofi"

Costantini fa poi riferimento agli ingenti danni subìti dall'Emilia-Romagna dopo le recenti alluvioni - "Lo dico perché noi siamo stati in mezzo ai territori  e 15 giorni probabilmente non bastano neanche per rendersi conto dei danni reali che ci sono stati e purtroppo abbiamo visto come è successo in Emilia Romagna, che in 15 giorni magari di catastrofi ne accadono anche più di una negli stessi posti."

Conclude Costantini, che non nasconde il nervosismo: "Sicuramente come Confederazione a ottobre vogliamo creare nel Paese un momento di riflessione, perché credo che sia ancora una misura che vada discussa."