Sanremo, Festival, sindaco Mager: "Unica certezza è che la rassegna si farà qui"

Scritto il 23/05/2025
da Stefano Rissetto

"Non possiamo affidarci a una qualunque agenzia di comunicazione, per una manifestazione di questa portata"

“L’unica certezza al momento è che il Festival lo facciamo a Sanremo”. Con queste parole il sindaco della Città dei Fiori, Alessandro Mager, ha voluto rassicurare l’opinione pubblica dopo l’udienza di oggi davanti al Tar della Liguria sul ricorso presentato da Just Entertainment (Je), società guidata dal discografico Sergio Cerruti. Il nodo della questione riguarda la delibera del Comune che ha stabilito i criteri per la manifestazione di interesse relativa all’organizzazione del Festival della Canzone Italiana, alla quale ha risposto unicamente la Rai.


Durante l’udienza, il Tribunale amministrativo ha deciso di riservarsi sulla richiesta di sospensiva avanzata da Je, che ha chiesto di attendere la decisione del Consiglio di Stato prima di pronunciarsi sulla delibera. Di diverso avviso il Comune di Sanremo e la Rai, che hanno sollecitato una decisione immediata per rigettare la sospensiva.


Secondo quanto riferito dal legale del Comune, il presidente del Tar non sembrerebbe intenzionato a concedere la sospensiva, ma potrebbe emettere una decisione definitiva in tempi brevi, sia sul provvedimento cautelare che sul merito della questione.


Un passaggio decisivo sarà comunque rappresentato dalla pronuncia del Consiglio di Stato, che dovrà esprimersi sul ricorso congiunto di Comune e Rai contro la sentenza del Tar dello scorso dicembre. In quell’occasione, il Tribunale aveva accolto le contestazioni di Je dichiarando illegittimo l’affidamento diretto alla Rai e imponendo l’indizione di una gara pubblica.


Il sindaco Mager ha sottolineato che, se il Consiglio di Stato accoglierà il ricorso, il procedimento in corso contro la manifestazione di interesse potrebbe decadere automaticamente. “È evidente che se il Consiglio di Stato stabilirà che Je non ha titolo, la loro impugnazione perderà significato. Anche perché Je non ha partecipato al bando: non ne aveva i requisiti, visto che non è un canale generalista, condizione necessaria per partecipare”, ha spiegato il primo cittadino.


Per il sindaco è fondamentale garantire che l’organizzazione del Festival sia affidata a un soggetto solido, con capacità tecniche e copertura televisiva nazionale: “Non possiamo affidarci a una qualunque agenzia di comunicazione, per una manifestazione di questa portata”.


Nel caso in cui il Consiglio di Stato dovesse ribaltare la decisione del Tar, il Comune potrebbe valutare l’opportunità di proseguire direttamente le trattative con la Rai, bypassando la manifestazione di interesse.