Un programma raffinato, costruito su pagine poco frequentate e impegnative, che ha valorizzato la sensibilità della solista e la solidità dell’orchestra
Successo pieno al Teatro Carlo Felice per il concerto sinfonico “Russia & America”, che ieri sera ha visto protagonista la violinista Francesca Dego, accompagnata dall’Orchestra del teatro sotto la direzione di Christopher Franklin. Un programma raffinato, costruito su pagine poco frequentate e impegnative, che ha valorizzato la sensibilità della solista e la solidità dell’orchestra.
L’apertura è stata affidata alla “Sérénade malincolique” di Cajkovskij, brano dal carattere introverso e profondamente lirico. Dego ne ha colto con finezza la cantabilità struggente, offrendo un suono controllato, morbido e di notevole maturità espressiva, sostenuta da un’orchestra perfettamente in ascolto.
A seguire, la violinista ha affrontato il Concerto op. 14 di Samuel Barber, opera complessa che unisce eleganza e virtuosismo. Nell’Andante ha offerto una lettura intensa e naturale, mentre nel vertiginoso “presto in moto perpetuo” ha messo in mostra un dominio tecnico impeccabile, mantenendo sempre una compostezza esecutiva ammirevole.
Franklin ha guidato poi l’orchestra nella Sinfonia n. 2 di Borodin, restituita con energia e brillantezza, pur lasciando intuire margini per un maggiore approfondimento interpretativo.
Il pubblico ha tributato applausi calorosi a interpreti e orchestra. Non è mancata però una nota meno felice: una parte degli spettatori, probabilmente alle prime esperienze in sala, ha applaudito tra un movimento e l’altro, interrompendo più volte la concentrazione. Un segnale, osservano alcuni, della necessità di accompagnare meglio i nuovi ascoltatori nella scoperta della musica sinfonica.