Sette nuove imprese e quattordici aspiranti imprenditori investiranno nell’area di crisi industriale complessa del savonese. È il risultato del bando promosso dalla Regione Liguria per sostenere lo sviluppo produttivo e occupazionale nei ventuno Comuni dell’area, un territorio che cerca di rilanciarsi dopo anni di difficoltà.
Bando – L’iniziativa, chiusa in questi giorni, prevedeva agevolazioni a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di 50 mila euro per le nuove attività. Per i progetti inseriti nell’accordo di programma sottoscritto nell’agosto 2023 – in ambiti manifatturieri, industriali o di trattamento rifiuti – il contributo poteva arrivare fino a 130 mila euro.
Investimenti – «Si tratta di un risultato importante che rafforza il percorso di incentivazione portato avanti sul savonese, e in particolare sulla Val Bormida», commentano l’assessore regionale alle Aree di crisi complessa Paolo Ripamonti e il consigliere delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana. «Questo territorio si conferma tra i più performanti in Italia tra quelli riconosciuti dalla legge 181/89».
Occupazione – I contributi richiesti superano 1,4 milioni di euro e, secondo la Regione, potranno tradursi in nuove opportunità economiche e posti di lavoro. «L’auspicio – aggiungono Ripamonti e Piana – è che questi investimenti rappresentino un ulteriore passo verso la reindustrializzazione di un’area che ha sempre dimostrato una forte vitalità imprenditoriale».
Prospettive – La Regione Liguria punta così a rafforzare il tessuto produttivo locale, attrarre nuovi capitali e sostenere la ripartenza di un territorio strategico per l’economia del ponente.