"Una cifra pari al costo dell’intera manovra richiesta per il miglioramento del servizio"
I numeri sull’evasione nel trasporto pubblico genovese offrono un quadro che, pur basato su un campione di 1.490 verifiche e quindi potenzialmente sottostimato, permette di delineare una tendenza chiara. Sottolinea Assoutenti in una nota: "Ogni anno, viaggiano sui mezzi circa 170 milioni di passeggeri, pari a una media giornaliera di 447.000 spostamenti. La letteratura trasportistica considera però che ogni viaggio corrisponde a un rientro, dimezzando così la cifra dei passeggeri unici giornalieri: 223.500.
Applicando a questo dato la percentuale di evasione rilevata, pari al 15,4%, emerge che oltre 34.000 persone ogni giorno salgono sui mezzi senza biglietto. Un fenomeno di dimensioni tali da mettere in seria difficoltà i conti del servizio pubblico.
Se ci si concentra sulla quota degli utenti “portoghesi” che, pur senza titolo di viaggio, sarebbero in grado di pagare subito la corsa — l’8% secondo i rilievi, pari a 2.815 passeggeri — il potenziale incasso giornaliero sarebbe di 5.630 euro, corrispondenti a oltre 2 milioni di euro l’anno.
Ma la proiezione più significativa è quella che considera un’azione più incisiva di contrasto all’evasione: se con misure preventive e repressive mirate si riuscisse almeno a dimezzare il tasso dal 15,4% al 7,5%, portando quindi al pagamento circa 17.000 degli attuali 34.000 evasori quotidiani, l’incasso annuale sfiorerebbe i 12,4 milioni di euro. Una cifra pari al costo dell’intera manovra richiesta per il miglioramento del servizio".