Orgoglio degli assessori regionali Alessandro Piana e Simona Ferro e del sindaco di Imperia Claudio Scajola
Il Giro d’Italia 2026 parlerà anche molto ligure. L’edizione numero 109 della corsa rosa – in programma dall’8 al 31 maggio – accenderà infatti i riflettori sulla regione grazie a due giornate consecutive che promettono spettacolo: la Porcari–Chiavari del 20 maggio e la Imperia–Novi Ligure del giorno successivo.
Il Giro, presentato all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, partirà per la prima volta dalla Bulgaria e si chiuderà, per l’ottava volta nella storia, a Roma. In totale 3.459 chilometri e oltre 49 mila metri di dislivello attraverso 21 tappe, con sette arrivi in salita, un’unica cronometro individuale (Viareggio–Massa) e un tappone dolomitico tra Feltre e i Piani di Pezzè che promette di essere decisivo. Ma è a metà della seconda settimana che il Giro punterà la bussola verso la Liguria.
20 maggio: Porcari–Chiavari, 178 km tra salite e insidie - La prima delle due tappe liguri parte da Porcari, nel cuore della Toscana, e si conclude a Chiavari dopo 178 chilometri nervosi e movimentati. Il tracciato attraversa l’entroterra appenninico fino al Golfo del Tigullio, con un susseguirsi di salite brevi ma impegnative che potrebbe favorire attaccanti e cacciatori di tappe. L’arrivo a Chiavari, in uno dei contesti più suggestivi della Riviera di Levante, si presta a una volata ristretta o a un colpo di mano negli ultimi chilometri.
21 maggio: Imperia–Novi Ligure, 177 km tra mare e storia del ciclismo - Il giorno dopo la corsa risale la Liguria dal Ponente fino al Piemonte, ripercorrendo in senso opposto il tratto litoraneo savonese della Milano-Sanremo, partendo da Imperia e approdando a Novi Ligure, terra di Coppi e Girardengo. Il percorso di 177 chilometri alterna tratti veloci lungo la costa a passaggi più tecnici nell’entroterra alessandrino, con un finale adatto sia ai velocisti resistenti sia a fughe ben organizzate. Una tappa che parla la lingua della tradizione ciclistica e che potrebbe riservare sorprese dopo la fatica del giorno precedente.
Le due tappe liguri arrivano in un Giro che nella parte conclusiva prevede alcune delle frazioni più dure degli ultimi anni, come il tappone di montagna con la Cima Coppi sul Passo Giau e l’arrivo a Piancavallo alla vigilia della passerella romana. Tra memoria storica – come il passaggio da Gemona nel cinquantenario del terremoto del Friuli – e innovazioni, il Giro 2026 si annuncia come un viaggio ricco di suggestioni. E nel mosaico della corsa rosa, la Liguria si ritaglia un ruolo da protagonista.
Regione Liguria, Alessandro Piana e Simona Ferro - “La Liguria avrà un ruolo da protagonista nel Giro d’Italia 2026, un’edizione che attraverserà tutte e quattro le nostre province valorizzando l’intero territorio regionale”. Così il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana. “La partenza da Imperia, il 21 maggio - prosegue Piana - è per me motivo di particolare orgoglio: si tratta di un evento storico, la prima volta in assoluto che una tappa del Giro d’Italia prende il via dalla nostra città. Una corsa che nasce dal mare e si apre verso l’entroterra, toccando borghi come Pontedassio, Chiusavecchia, Pieve di Teco, Borghetto d’Arroscia e Ranzo. Questo giro permetterà di raccontare al meglio la straordinaria ricchezza paesaggistica e culturale della Liguria. Un ringraziamento all’amico Enzo Grenno, che anche quest’anno è stato incaricato per tenere i rapporti con RCS, il gruppo che organizza la corsa ciclistica e che ha svolto un ottimo lavoro” - ha concluso il vicepresidente.
“Nell’anno in cui la Liguria è Regione Europea dello Sport siamo orgogliosi di annunciare l’attesissimo ritorno sul nostro territorio della gara ciclistica che meglio rappresenta e valorizza il nostro Paese nel mondo – dichiara l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro –. Il Giro attraverserà entrambe le riviere: l’11ª tappa, dopo aver percorso lo Spezzino, si concluderà a Chiavari. La successiva partirà invece da Imperia, attraverserà l’entroterra per poi tornare sulla costa e attraversare la provincia di Savona, prima di dirigersi verso il traguardo piemontese di Novi Ligure. Non vediamo l’ora di ammirare le biciclette sfrecciare sulle nostre strade, offrendo ai liguri, agli italiani e agli appassionati di tutto il mondo una cartolina straordinaria della nostra regione: i ciclisti in gara immersi nei nostri paesaggi unici, sospesi tra mare e monti”.
Imperia, sindaco Scajola - “Accolgo con grande soddisfazione l'ufficialità del passaggio del Giro d'Italia da Imperia, che il prossimo 21 maggio ospiterà la partenza di una delle tappe più attese e, ne sono certo, tra le più suggestive dell’edizione 2026. In questi mesi abbiamo lavorato con impegno e discrezione per portare all'attenzione degli organizzatori il percorso che la nostra città ha intrapreso nella promozione della cultura della bicicletta e nella valorizzazione di un movimento di appassionati sempre più numeroso. Siamo lieti che la decisione finale ci abbiamo premiato e che sia stata riconosciuta, una volta di più, la crescita che la città ha avviato in questi ultimi anni, che le permette oggi di essere all'altezza di ospitare un appuntamento di tale livello. Sarà una grande giornata di sport e di festa, un'occasione straordinaria per far conoscere ancora di più a livello nazionale e internazionale le bellezze di Imperia”. Così il sindaco Claudio Scajola commenta l'ufficialità del ritorno del Giro d'Italia a Imperia nel 2026.