Morte Franzoso, il ricordo di Camilla Alfieri: "Atleta e persona straordinario"

Scritto il 17/09/2025
da Simone Galdi

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Ospite di Liguria Live, Camilla Alfieri, genovese, ex sciatrice e oggi telecronista per Eurosport, ha raccontato chi è stato Matteo Franzoso, concittadino e collega nella stessa disciplina, scomparso lunedì 15 settembre a Santiago del Cile, per le conseguenze di una caduta in allenamento sulla pista andina di La Parva.


Il ricordo - "Io l'ho visto crescere - ha spiegato Alfieri - perché veniamo dallo stesso sci club, quello di Sestrière, per cui l'ho visto da piccolino crescere e diventare un atleta, ma prima di tutto diventare una persona straordinaria, perché questo in primis è Matteo. Lo ricordo, quando forse avevo già smesso, in palestra che si allenava tantissimo, è sempre stato un esempio, anche per tutti quelli del nostro sci club, era il punto di riferimento. È una persona straordinaria e fa venire un po' la pelle d'oca parlarne in questi termini".


Le polemiche sulla sicurezza - Alfieri è poi intervenuta nel dibattito purtroppo attuale sui diversi incidenti nel mondo dello sci ad alto livello, dove continuano le polemiche sui materiali: "Sull'incidente di Franz - lo chiamiamo tutti così - bisogna porre un po' più di attenzione, perché dalle dinamiche che si conoscono l'incidente di Matilde Lorenzi è stato qualcosa di veramente incredibile, mentre con Matteo, anche un po' dai racconti che ho sentito, c'è stato qualcosa di particolare. C'è stato un elemento, una barriera in legno, su cui lui è andato ad impattare. Il tema della sicurezza è complicatissimo nel mondo della neve, anche perché credo sia forse uno degli sport con più variabili in senso assoluto: nel giro di poco può cambiare tutto ed è uno sport in cui il materiale ha fatto un'evoluzione veramente incredibile. Forse la sicurezza non riesce ad andare di pari passo con quello che succede. Non si può cambiare dall'oggi al domani, però credo che con tutto quello che è successo c'è qualche cosa e sicuramente bisogna lavorarci".


L'allarme e le scuse - "Oggi è uscito un post molto bello di Matteo Marsaglia, che è stato un po' il punto di riferimento di Matteo Franzoso per tutta la sua carriera, in cui gli ha chiesto scusa, perché è giunto forse il momento che gli atleti, soprattutto anche i big, a prendersi responsabilità e di dire 'così non va': bisogna cambiare qualche cosa" ha concluso Alfieri.