Lo Spezia si prepara a chiudere il bilancio più difficile della propria storia, con proiezioni negative anche per l’anno prossimo. A confermarlo è stato l’amministratore delegato Andrea Gazzoli, che ha sottolineato come i costi della retrocessione del 2023 continuino a pesare sulle casse del club. Nonostante ciò, la dirigenza aquilotta rivendica la solidità della proprietà, che finora ha garantito liquidità e sostegno economico.
Tifosi e sponsor – Gazzoli ha evidenziato i segnali positivi fuori dal campo: “Gli investimenti hanno portato a una crescita dei tifosi abbonati e delle presenze allo stadio e per questo va il mio grazie a tutti. Inoltre è previsto un aumento degli sponsor che dovrebbero arrivare a una novantina”.
Crescita – L’ad ha ripercorso le tappe della società: dalla D alla B sotto la guida di Gabriele Volpi, fino alla storica promozione in Serie A del 2020. Con l’arrivo della famiglia Platek, lo stadio è stato rinnovato e nei prossimi mesi partiranno ulteriori interventi, tra cui il progetto della strada di viale Fieschi. In programma anche investimenti al centro sportivo “Ferdeghini” e a Follo, dove entro l’estate sarà realizzato un terzo campo sintetico e verrà rifatto il manto erboso degli altri due.
Critiche e obiettivi – Sul piano sportivo Gazzoli ha risposto alle contestazioni arrivate dopo la sconfitta con la Carrarese e il pareggio contro il Catanzaro: “Sul mercato ci sono stati 12 arrivi a fronte di qualche cessione e dell’addio di giocatori in scadenza di contratto. Domenica riprende il campionato e andiamo a Empoli per fare risultato come faremo anche nelle prossime gare. Dobbiamo puntare a mantenere la categoria, poi quello che arriverà è ben di guadagnato. Chi è salito in serie A ha fatto investimenti nel passato per farsi trovare pronto”.
Mercato e giovani – Infine un passaggio sulle nuove regole dei tesseramenti e sulla valorizzazione dei giovani: “Pensiamo a Mascardi titolare prima in Coppa Italia contro la Sampdoria e poi nelle due gare di campionato. È stata una scelta condivisa e dobbiamo esserne fieri. Inoltre sono state fatte diverse operazioni su alcuni ragazzi mandati in prestito per riutilizzarli negli anni futuri. È stato bravo Stefano Melissano a creare legame con le squadre dove mandare calciatori”.