"Il tecnico chiama squadra e tifosi: “Senza il nostro pubblico è tutto più difficile, al 90’ voglio una reazione diversa”
Lo Spezia si prepara alla delicata sfida del Picco contro la Sampdoria dopo il pesante k.o. di Mantova, una gara rimasta in equilibrio per oltre un’ora prima del crollo finale. Alla vigilia del match, Roberto Donadoni ha tracciato la rotta, chiedendo intensità, lucidità e una spinta decisiva dall’ambiente: “Non basta il 100%, ci vuole di più”.
Il tecnico ha ricordato come la squadra fosse rimasta “in partita fino al 65’”, salvo poi subire due reti nel momento di difficoltà. Un crollo che la squadra ha provato a metabolizzare in fretta: “Abbiamo subito resettato, sappiamo di doverci rialzare”, ha spiegato l’allenatore.
Al termine della rifinitura di Follo non è mancato il confronto con i tifosi, amareggiati per la situazione di classifica. Donadoni non si è sottratto: “Da un lato dispiace per la loro rabbia, dall’altro li capisco: la classifica è brutta. Ma c’è bisogno di tutti. Mi auguro che al 90’ si veda un’altra reazione”.
Sulla Sampdoria, reduce dalla vittoria con la Juve Stabia e terzultima in classifica, Donadoni ha riconosciuto qualità e pericolosità: “Hanno giocatori importanti, alcuni li conosco bene. Ma tutto dipenderà dal nostro atteggiamento: serviranno energie, idee chiare e una gara capace di far soffrire l’avversario”.
Il tecnico ha anche fatto il punto sulle scelte: “Sul piano dell’impegno i ragazzi sono ineccepibili, anche se qualche lacuna c’è”. Nessuna sorpresa sul possibile impiego di Kouda dietro la punta: “Ci ha già giocato”. Sul fronte recuperi, arrivano notizie incoraggianti: Lapadula torna in panchina, Bandinelli è disponibile, Di Serio potrebbe rientrare in settimana ed Esposito seguirà un percorso graduale. Convocato anche Verde: “Sta bene ma ha autonomia limitata”.
Donadoni ha poi difeso il giovane Comotto dopo le critiche post-Mantova: “È venuto a scusarsi, ma non è stata solo colpa sua. Questo passaggio servirà alla sua crescita”. Infine un richiamo alla disciplina: “Ci vuole maturità. Ho parlato con Cassata dopo l’espulsione, e l’ammonizione di Kouda contro il Bari non l’accetto: quella mi dà davvero fastidio”.
